“Nessuno ha il diritto di cacciarvi da una spiaggia pubblica, o dalla battigia, se siete con il vostro cane in assenza di divieti chiaramente esposti e pubblicizzati regolarmente”. Lo sottolinea in una nota l’associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), che fornisce regole chiare relative all’accesso dei cani in spiaggia nell’estate 2015, per mettere ordine ad “una vera e propria babele di divieti, molti dei quali non in linea con le stesse leggi regionali di riferimento”. Su 24 zampe – rimandando a un articolo del Sole 24 Ore – ci siamo occupati qui, pochi giorni fa, di un pronunciamento del Tar Lazio che dichiarava illegittima un’ordinanza del comune di Anzio sul divieto di accesso ai cani alla spiaggia libera. Il post contiene informazioni anche sull’accesso con animali alle spiagge nelle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Toscana.
L’associazione conta in “oltre 8.500 le ordinanze emesse dai singoli comuni, dalle capitanerie di porto, dalle provincie e dalle regioni, alle quali si uniscono le leggi regionali e i regolamenti dei singoli stabilimenti balneari, che portano a circa 20.000 le diverse normative locali relative all’accesso dei cani in spiaggia in questa estate 2015″.
Si tratta di ordinanze “spesso in contrasto tra loro che mettono in evidenza una vera e propria babele di divieti, molti dei quali non in linea con le stesse leggi regionali di riferimento” a cui si aggiungono “segnalazioni da parte di persone che vengono allontanate dalle spiagge pubbliche o addirittura dalla battigia da bagnini o altre persone che non hanno alcuna autorità”, sottolinea la nota.
L’Aidaa precisa, infatti, che “solo le forze dell’ordine, in particolare la Capitaneria di Porto e i Vigili Urbani, possono rivolgersi a voi invitandovi ad allontanarvi non prima di avervi informato della presenza della relativa ordinanza di divieto” e “qualora l’esponente della forza pubblica si rifiutasse di farvi leggere l’ordinanza o l’articolo di regolamento o legge regionale che vi impone di allontanarvi dalle spiagge con il vostro cane” è possibile “chiedere il numero di matricola e inviare protesta scritta all’ente di riferimento”.
“L’importante – spiega l’Aidaa – è che voi abbiate sempre con voi il sacchettino e la palettina (o il guanto) per la raccolta degli escrementi e, nei comuni che lo prevedono, l’acqua per sciacquare le deiezioni liquide”. In caso di multa, invece, l’Aidaa invita “a scrivere sempre sul verbale le motivazioni che vi hanno indotto a rimanere in spiaggia” per un eventuale ricorso al giudice di pace e a “segnalare al comando di competenza eventuali disparità di trattamento”. (Kronos)