Roma, cinghiali uccisi in parco giochi: chi ha deciso di sparare?

AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2020 IN CODA – DIACO DENUNCIA SUI SOCIAL: IO MINACCIATO

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POST DEL 17 OTTOBRE

A Roma una mamma cinghiale e sei cuccioli sono stati uccisi dopo essere stati narcotizzati. E’ accaduto ieri in un parco giochi in via della Cava Aurelia. Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, che ha raccontato l’episodio, lo definisce “indegno”. “La peggiore soluzione che si poteva trovare – aggiunge -. Esprimiamo l’apprezzamento e la solidarietà a un gruppo di cittadini che hanno protestato in strada contro la soluzione adottata, con l’ausilio della Polizia provinciale armata di fucili a poca distanza dalla Basilica di San Pietro”, dice ai giornali. Erano giorni che la famiglia di cinghiali, attirati da cumuli di rifiuti, si era rifugiata nel giardino Mario Moderni. Ma i cancelli del giardino sono stati chiusi per bloccarli dentro e così “la Regione, l’inerzia della sindaca Virginia Raggi, l’incapacità di raccogliere e gestire i rifiuti nella città, hanno condannato a morte una inerme famiglia di cinghiali che potevano agevolmente essere rimesse in piena libertà in natura”. “Non sparate, è una mamma”, ha gridato qualcuno mentre gli agenti della polizia provinciale puntavano i fucili. Furenti gli animalisti mentre Regione e Comune si rimpallano le responsabilità e la Raggi annuncia un’inchiesta.

LA RABBIA DEGLI ANIMALISTI

“Ho sempre saputo che quella dei Cinque stelle ‘animalisti’ era una leggenda. Ora lo sanno tutti. Avevo dato la disponibilità ad accogliere i sette cinghiali chiusi nel parco del quartiere Aurelio a Roma, per salvarli. Loro li hanno uccisi. E il dirigente del Comune di Roma che ha dato l’ordine mi ha anche insultato con epiteti sessisti irriferibili”, accusa Michela Vittoria Brambilla, deputata Fi e presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che annuncia un esposto per uccisione di animali e una querela per diffamazione, con il sostegno di altre colleghe parlamentari e della stessa Raggi per gli insulti ricevuti. “Grave, doloroso e pericoloso quanto accaduto – scrive la senatrice Pd Monica Cirinnà -. Per quanto riguarda la presenza dei cinghiali in città sono in molti ormai a porsi in positivo la domanda su come affrontare il problema senza far del male agli animali. Si deve sapere che l’eccesso di spazzatura nelle strade è il primo motivo per il quale i cinghiali si avvicinano alle zone abitate. Finchè la città sarà così sporca queste presenze, come anche gabbiani e topi, sono destinate ad aumentare”. “Gesto vigliacco” per la senatrice Leu Loredana De Petris, “una vergogna” per l’Ente Nazionale Protezione Animali. Oipa vuole accertare le responsabilità: “Attendiamo una risposta, anzitutto dal presidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, che ha assistito all’anestesia e all’iniezione letale, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”, dichiara la delegata di Roma, Rita Corboli.

REGIONE E COMUNE SI ACCUSANO A VICENDA

E’ infatti polemica su chi ha dato l’ordine di sparare agli animali, con un scontro a distanza tra Campidoglio e Regione Lazio. Per il presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco (M5s), la Regione – “unico soggetto che poteva fermare l’esecuzione dei sei cinghiali in quanto unico ente competente in materia di fauna selvatica” – ordina l’uccisione di 6 cinghiali e noi “saremmo i carnefici? Scandaloso”. Ma la Regione Lazio però non ci sta e, per bocca dell’assessora all’Ambiente Enrica Onorati, chiarisce: “La decisione della telenarcosi e della eutanasia è stata assunta all’unanimità al tavolo tecnico”. La Sindaca di Roma Raggi ha chiesto “agli uffici la costituzione immediata di una commissione d’inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità”.

Su 24zampe: Incidenti e aggressioni, per i Comuni è emergenza cinghiali

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AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2020 – DIACO DENUNCIA SUI SOCIAL: IO MINACCIATO

Il presidente della commissione Ambiente dell’Assemblea Capitolina Daniele Diaco (M5s) denuncia sui social di essere oggetto di insulti e minacce in relazione alla vicenda dell’abbattimento, l’altro ieri, di alcuni cinghiali in un parco di Roma. A Diaco la solidarietà in un tweet della sindaca Virginia Raggi. “Solidarietà a Diaco – scrive Raggi – per i commenti violenti e gli insulti che ha ricevuto. Sono vergognosi e intollerabili. Un abbraccio”. “Da ieri – scrive Diaco – sto ricevendo parecchie minacce, anche piuttosto pesanti, rivolte a me e alla mia famiglia. Parole scurrili, volgari, piene di odio che mi imputano, in maniera ingiusta e sbagliata, l’abbattimento dei sei cinghiali avvenuta ieri”. Il consigliere comunale invece ribadisce la sua posizione sulla storia: “Noi non abbiamo nulla a che vedere con la mattanza dei cinghiali – spiega in un lungo post – mi sono sempre opposto all’abbattimento. L’unico ente preposto a fermare l’uccisione dei cinghiali era la Regione Lazio”. (Ansa)

  • Maria Pia |

    per Leonarda Scalia
    Un conto è uccidere animali per mangiare ed è evidente che non possiamo diventare tutti vegani o vegetariani. Un altro conto è uccidere per sport oppure perché non si è capaci di trovare una soluzione diversa, come è successo nella gestione dei cinghiali di Roma. A tal proposito mi domando perché non li abbiano rimessi in natura una volta addormentati.
    Bisogna poi considerare che a sangue caldo chiunque può lasciarsi prendere dalla rabbia.
    Comunque a me non sono sembrati “insulti indegni” quelli usati nei commenti qui sotto ma si sa: ognuno ha la propria sensibilità. Però lei, sig.ra Leonarda, come avrebbe risolto la situazione a Roma e cosa si sentirebbe di dire a coloro che hanno attuato la “soluzione finale”?

  • Maria Pia |

    per Leonarda Scalia
    Un conto è uccidere animali per mangiare ed è evidente che non possiamo diventare tutti vegani o vegetariani. Un altro conto è uccidere per sport oppure perché non si è capaci di trovare una soluzione diversa, come è successo nella gestione dei cinghiali di Roma. A tal proposito mi domando perché non li abbiano rimessi in natura una volta addormentati.
    Bisogna poi considerare che a sangue caldo chiunque può lasciarsi prendere dalla rabbia.
    Comunque a me non sono sembrati “insulti indegni” quelli usati nei commenti qui sotto ma si sa: ognuno ha la propria sensibilità. Però lei, sig.ra Leonarda, come avrebbe risolto la situazione a Roma e cosa si sentirebbe di dire a coloro che hanno attuato la “soluzione finale”?

  • Leonarda Scalia |

    Capisco che non giusto uccidere degli animali ,ma parlare e insultare in modo indegno chi non ha colpe surreali ancora e di una bassezza dell’essere umano enorme , perché non vi indignate pure quando uccidono le mucche i polli il maiale vi piace mangiare la loro carne ??! Puntare il dito e troppo facile vero? Come se voi foste senza peccato

  • Leonarda Scalia |

    Capisco che non giusto uccidere degli animali ,ma parlare e insultare in modo indegno chi non ha colpe surreali ancora e di una bassezza dell’essere umano enorme , perché non vi indignate pure quando uccidono le mucche i polli il maiale vi piace mangiare la loro carne ??! Puntare il dito e troppo facile vero? Come se voi foste senza peccato

  • Massimo Piacentini |

    I soliti incompetenti a cinque stalle che prima si proclamavano “animalisti” poi fanno il contrario come su tutto il resto.Uno schifo uccidere degli esseri viventi colpevoli di calpestare il suolo dei veri porci che con i loro rifiuti non rimossi provocano queste tragedie e violenze, poi quella polizia di che? che ha usato i fucili per uccidere degli animali che non facevano male a nessuno che ruolo ricopre e che incarico ha?

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