Ferragosto a sei zampe: i consigli per portare il cane in spiaggia

Estate in spiaggia con il proprio cane? Sì, ma bisogna tenersi pronti a uno slalom non solo tra ombrelloni, sdraio e asciugamani ma anche tra le mille ordinanze e regolamenti che insistono sugli ottomila chilometri di litorali italiani. Anche se negli ultimi anni ci sono stati dei progressi, capita infatti che anche le spiagge “animal friendly” nascondano delle insidie. Se molti Comuni hanno finalmente iniziato a comprendere che il turismo con i pet è una risorsa preziosa per l’economia locale, talvolta ordinanze all’apparenza permissive possono nascondono piccole e grandi insidie: “Nel nostro Paese – spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali – non c’è una normativa univoca che disciplini l’accesso dei cani in spiaggia”. La materia, infatti, è lasciata alla gestione dei sindaci e delle Capitanerie di Porto che decidono in autonomia come regolarla. Ecco alcune raccomandazioni di Enpa per chi non rinuncia a una giornata di spiaggia a sei zampe, anche a Ferragosto.

TRA LE RACCOMANDAZIONI DI ENPA C’E’ ANCHE (COME EXTREMA RATIO) LA “PROTESTA SOCIAL”

Prima fra tutte quella d’informarsi bene prima di partire, contattando gli uffici comunali e consultando direttamente il testo del provvedimento che disciplina l’accesso dei cani alle spiagge. Poi, sempre secondo Enpa, controllare sempre quale sia il tratto aperto ai cani consultando eventualmente le mappe online. Fare attenzione che la spiaggia non sia localizzata in una zona ad alto inquinamento vicino alla foce di un fiume o allo sbocco di un canale o all’interno di porti e porticcioli. Occhio anche a eventuali restrizioni orarie. Accertarsi che non sia richiesto il consenso degli altri bagnanti e, infine, nel caso si ritenessero le limitazioni assurde o immotivate “scrivere sulla pagina Facebook – conclude l’associazione animalista – dell’amministrazione comunale. Questa pubblicità negativa sarà uno stimolo per eliminare barriere insensate e fare del Comune una località realmente animal friendly”. Ultimo ma non meno importante, il consiglio del veterinario: evitare le ore più calde, bagnare spesso il cane per prevenire il colpo di calore, usare creme protettive per orecchie e zone glabre, soprattutto per quelli dal mantello chiaro.