Dopo 28 anni il labrador è ancora il cane preferito dagli americani

Il labrador non ha intenzione di mollare la testa della classifica del cane più amato d’America, nemmeno dopo 28 anni di dominio incontrastato. Merito della sua enorme versatilità e della facilità di addestramento: sa essere – spesso contemporaneamente – cane da fiuto e da ricerca, da soccorso, da pet therapy, di servizio e guida, da caccia, sportivo e animale domestico. Con il labrador retriever (nella foto in alto e in fondo) sul podio salgono il pastore tedesco e il “cugino” golden retriever (penultima foto in basso), seguono bulldog francesi e inglesi, beagle, barboncini, rottweiler, pointer tedeschi a pelo corto (nella foto qui sotto, scattata nel museo Akc di New York) e yorkshire terrier.

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IL RESTO DELLA CLASSIFICA AKC

Detto del labrador, l’altro protagonista della classifica rilasciata ieri dall’American Kennel Club è il pointer tedesco a pelo corto, riconosciuto dall’Akc nel 1930 e mai nei primi dieci prima d’ora. “E’ un cane da caccia sorprendentemente bravo come rivelatore di droga e bombe e anche un compagno molto attivo – dice Brandi Hunter dell’ente cinofilo Usa -, penso che le persone stiano imparando quanto sia divertente questa razza”. La classifica è stata stilata sulla base dei 580.900 cuccioli iscritti (volontariamente) nel 2018 all’Akc, che stima la presenza di 70-90 milioni di cani sul suolo Usa.

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IL DIBATTITO SULLA RAZZA

Secondo quanto riporta l’Associated press, alcuni gruppi animalisti criticano l’allevamento dei cani di razza, che metterebbe l’estetica davanti alla salute e allontanerebbe le persone dall’adozione di animali domestici meticci. Sostengono anche che l’American Kennel Club dovrebbe fare di più contro le “fabbriche di cuccioli“. L’Akc, invece, sostiene di incoraggiare l’allevamento responsabile e di selezionare i cani non per i concorsi di bellezza ma per preservare quei tratti distintivi che li hanno resi speciali per l’uomo.

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