Usa, multa da 35 milioni $ all’allevamento di beagle per la ricerca

L’allevatore di animali da ricerca Envigo si è dichiarato colpevole di crimini ambientali e legati al benessere degli animali, a conclusione di un’indagine durata due anni del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sul maltrattamento di migliaia di beagle. Envigo, spiega Reuters, ha accettato davanti al tribunale federale del distretto occidentale della Virginia di pagare 22 milioni di dollari di multa, più altri 13,5 milioni per sostenere progetti ambientali e sul benessere degli animali, coprire le spese delle forze dell’ordine e migliorare le proprie strutture. E’ la multa più grande mai vista in un caso di benessere degli animali imposto dal Dipartimento di Giustizia. Envigo ha fatto notizia nell’estate del 2022, quando circa 4mila beagle, in una vicenda simile a quella nostrana di Green Hill, sono stati salvati dall’allevamento di Cumberland: a liberarli, perchè considerati in pericolo, è stata un’indagine svolta sotto copertura dal Dipartimento di giustizia e dagli attivisti Peta (People for the Ethical Treatment of Animals). Alcuni di questi sono stati adottati da celebrità, tra cui Meghan Markle e il principe Harry che hanno adottato una fattrice di sette anni chiamata Mia.

Alcuni beagle ex Envigo si reincontrano a un raduno  a Charlottesville, in Virginia, nel 2023 (ph. REUTERS/Leah Millis)

TRA LE VIOLAZIONI CONTESTATE EUTANASIE SENZA ANESTESIA E ASSENZA DI CURE AI CANI

Si è dichiarato colpevole di un reato di cospirazione per violazione dell’Animal Welfare Act e di un altro per il Clean Water Act, dopo essersi rifiutato di riparare le sue apparecchiature per il trattamento delle acque reflue e aver consentito lo scarico delle feci animali in eccesso in un torrente vicino. La società Envigo, acquisita da Inotiv nel novembre 2021, è uno dei principali fornitori di animali per la ricerca medica negli Stati Uniti. Tra i suoi clienti figurano importanti aziende farmaceutiche, università e il governo federale. Forniture che oggi, alla luce dell’accaduto, sono a rischio. Le dozzine di violazioni contestate a Envigo nel 2021 e nel 2022 includevano pavimenti pericolosi, mancata fornitura di cure veterinarie, condizioni antigeniche, eutanasia dei cani senza anestesia, madri che allattavano i cuccioli per un tempo insufficiente e mancata documentazione della causa di morte di centinaia di cuccioli.

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