Trentino, cucciolo di orso albino trovato morto sul Bondone

La carcassa di un cucciolo di orso albino è stata rinvenuta in Trentino nei giorni scorsi, in una zona forestale sopra l’abitato di Garniga, sul Monte Bondone. Il ritrovamento è stato effettuato dal Corpo forestale della Provincia di Trento dopo la segnalazione di alcuni escursionisti in merito a un esemplare in difficoltà. La notizia è stata riportata dal T quotidiano. L’avvistamento è avvenuto sul sentiero che da Garniga porta a Malga Albi.

SI E’ CERCATO DI FAVORIRE IL RICONGIUNGIMENTO CON LA MADRE

“Abbiamo ricevuto la segnalazione e ci siamo portati sul posto. L’animale non stava bene, ma la nostra indicazione è quella di stare lontani per non provocare le madri. Il protocollo prevede di favorire il ricongiungimento familiare, quindi almeno come primo intervento è giusto spostarlo dalla zona trafficata e lasciare che sia la madre a recuperarlo”, ha spiegato al quotidiano il dirigente del Servizio foreste, Giovanni Giovannini. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 27 MAGGIO 2024 – ESPOSTO ENPA

“L’orsetto bianco, segnalato da un escursionista perché in grave difficoltà e in seguito deceduto sul Monte Bondone, andava soccorso in base alle decisioni di un veterinario, possibilmente esperto di grandi carnivori. Invece è stato abbandonato a sé stesso ed è deceduto dopo un’agonia protrattasi verosimilmente per tre giorni, tre lunghissimi giorni”. Questa l’accusa rivolta alla Provincia di Trento attraverso un esposto che l’Enpa ha presentato alla Procura. Ai magistrati l’associazione animalista chiede “di fare chiarezza su questa terribile vicenda e di individuare eventuali responsabili per quello che appare come un gravissimo comportamento omissivo da parte della Provincia autonoma”. “La morte del povero orsetto bianco configura una chiara violazione della legge 157/92, articolo 4, il quale stabilisce in modo inequivocabile che agli animali in difficoltà si debba prestare il dovuto soccorso. Ma il decesso dell’orsetto bianco presenta anche evidenti implicazioni di natura etica, poiché è inaccettabile che un essere bisognoso di cure, sia lasciato da solo a morire senza alcun tipo di supporto veterinario. Tanta crudeltà ci lascia attoniti”, si legge nella nota. (Ansa)

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