A Pamplona la corsa dei tori torna dopo 3 anni: nessun ferito grave

AGGIORNAMENTO DELL’11 LUGLIO 2022 – TRE INCORNATI NEL QUINTO GIORNO A PAMPLONA

La Croce Rossa spagnola comunica che tre persone sono state incornate e altre tre hanno riportato contusioni durante la quinta corsa di tori al Festival di San Fermín di Pamplona. Un uomo è stato incornato per strada mentre altri due sono stati infilzati dal corno di toro all’interno dell’arena alla fine della corsa. È stata la prima corsa con persone incornate al festival fino ad ora quest’anno. 

TOPSHOT – A participant is gored by a Jose Cebada Gago bull during the fifth “encierro” (bull-run) of the San Fermin festival in Pamplona, northern Spain on July 11, 2022. – On each day of the festival six bulls are released at 08:00 AM to run from their corral through the narrow, cobbled streets of the old town over an 850-meter (yard) course. Ahead of them are the runners, who try to stay close to the bulls without falling over or being gored. (Photo by ANDER GILLENEA / AFP)

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AGGIORNAMENTO DEL 10 LUGLIO 2022 – QUARTO GIORNO, QUATTRO FERITI NON GRAVI

Nessuna incornata neppure alla quarta corsa dei tori al Festival di San Fermín di Pamplona. L’ospedale della città dice che quattro uomini spagnoli hanno avuto bisogno di cure per i duri colpi ricevuti durante la corsa mattutina di domenica. Un giovane ha dovuto essere evacuato in barella su un’ambulanza con un tutore per il collo. I sei tori hanno impiegato 2 minuti e mezzo per compiere il percorso di 875 metri attraverso il centro storico di Pamplona. Mancano quattro giorni alla fine del Festival.

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AGGIORNAMENTO DEL 9 LUGLIO 2022 – ANCHE IL TERZO GIORNO SENZA INCORNATI

I funzionari della città di Pamplona, in Spagna, affermano che nessuno è stato incornato durante la terza giornata di corse dei tori del Festival di San Fermín. Secondo un rapporto dell’ospedale di Pamplona un uomo è stato ferito sulle natiche, ma non trafitto da un corno. Dopo la fine della corsa mattutina per le strade strette, un altro uomo ha subito una lacerazione quando una vacca selvatica è stata lasciata libera nell’arena della città, per consentire alle persone di “testare” le loro capacità di fuga. Un totale di sette uomini, sei spagnoli e un francese, sono comunque finiti in ospedale per varie ferite.

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AGGIORNAMENTO DELL’8 LUGLIO 2022 – SECONDO GIORNO, SEI FERITI

Nessuno è stato incornato ma ci sono stati sei feriti nella seconda corsa di tori a Pamplona, in Spagna. Lo affermano le autorità cittadine. La Croce Rossa ha detto che sei persone sono state portate in ospedale con ferite varie anche se le lesioni più pericolose si verificano quando il toro infilza un corridore con le corna. La corsa di venerdì è durata tre minuti e 10 secondi e ha avuto alcuni momenti difficili. I corridori sono scivolati o inciampati e sono caduti, mentre i tori caricavano lungo le strade strette del percorso dell’evento. 

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AGGIORNAMENTI DELL’8 LUGLIO 2022 IN CODA – LE POSIZIONI DI ENPA E OIPA

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POST DEL 7 LUGLIO 2022

In Spagna, la cittadina di Pamplona torna a ospitare la tradizionale corsa dei tori per il festival di San Firmino dopo uno stop forzato di tre anni causato dalla pandemia. La corsa, che si svolge su un percorso cittadino di 850 metri e si conclude in un’arena dove a fine giornata i tori verranno comunque uccisi in una corrida, si è svolta senza gravi incidenti. Sebbene, come si vede dalla foto sopra, non siano mancati gli incontri ravvicinati con gli animali: tra i corridori nessuno è stato incornato ma urti e forti cadute, in giornate come questa, sono un po’ il pane quotidiano. 

AL FESTIVAL DI SAN FIRMINO 16 MORTI DAL 1910 A OGGI

I sei tori hanno attraversato le strade di Pamplona in circa 2 minuti e 35 secondi senza provocare troppi danni tra le migliaia di persone che affollavano il percorso. Diversi corridori sono stati spinti sul selciato, ma nessuno è stato trafitto dai corni dei tori e secondo l’ospedale di Pamplona solo cinque persone sono state ricoverate dopo la corsa, nessuna in codice rosso. Una fortuna che non si sia fatto male qualcuno, insomma. Nell’ultimo festival di San Firmino nel 2019 erano state otto le persone incornate. Sono in totale 16, invece, le persone che hanno perso la vita durante le corse dei tori dal 1910. (foto di Jose Jordan / Afp)

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AGGIORNAMENTI DELL’8 LUGLIO 2022

ENPA: UNA MACCHIA SULL’IMMAGINE DELLA SPAGNA

“E’ una macchia molto grossa sull’immagine della Spagna. Ne penso il peggio. Come si può di questi tempi? Non c’è nessuna giustificazione di nessun tipo per la corsa dei tori, così come le corride. Come si possa rimanere così indietro rispetto alla storia io non lo so. Non a caso non ho mai messo piede in Spagna oltre la Catalogna”. Così all’AdnKronos Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, commenta il ritorno della corsa dei tori organizzata a Pamplona, in Spagna, per la Festa di San Firmino, annullata per due anni consecutivi allo scopo di contrastare la diffusione del Covid19. “A questo punto – aggiunge Rocchi – andiamo in giro a menare le vecchie, scippiamo e borseggiamo tutti quelli che non si possono difendere. Io spero solo che tutta quella generazione di imbecilli che l’ha incoraggiata, a un certo punto scompaia e sia sostituita da gente più giovane e meno cretina”. “Questa tradizione – sottolinea Rocchi – non è solo anacronistica, ma è una crudeltà efferata. La mia idea è questa. I toreri sembrerebbero il simbolo della virilità, eppure sono vestiti da donna, con rosa e giallo, scarpette col pon pon. Quando uccidono, uccidono l’animale che invece è il simbolo della virilità, ecco perché secondo me, lo dico da antropologa, la corrida in Spagna ha una forte motivazione, è l’omosessualità repressa che si rende visibile”. “In Italia non ci sono manifestazioni simili – spiega la presidente dell’Enpa -, la cosa più simile, che io trovo una vera schifezza, è far tirare i carri carichi di pesi ai buoi, come avviene nel Sud Italia. La Spagna, avendo una forte diffusione della lingua e avendo governato su metà del mondo in passato, tutte queste schifezze le ha diffuse. E infatti queste porcherie, tutto quello che c’è di efferato sugli animali in America Latina, nasce da qui, perché purtroppo non si sono limitati a farlo dentro casa, l’hanno pure esportato”.

OIPA: UNA TRADIZIONE BARBARA

“Siamo rammaricati dalla decisione di celebrare la corsa dei tori di Pamplona dopo gli anni della pandemia. In Spagna è una tradizione, ma rappresenta un pericolo per le persone: questa volta per fortuna non ci sono state vittime, ma nel corso di questi anni ci sono state decine di vittime. Alla fine di questa corsa poi c’è sempre la corrida nell’arena dove i tori vengono uccisi. E’ una pseudocultura, una tradizione barbara e non possiamo che condannare ogni forma di violenza. L’Oipa, da associazione internazionale, ha sempre raccolto firme per l’abolizione di questa macabra corsa. In Spagna solo nella Regione di Barcellona c’è il divieto. Continueremo sia a livello parlamentare in Europa sia come Oipa di vietare celebrazioni come questa”. Lo dice all’Adnkronos Massimo Comparotto, presidente dell’associazione animalista Oipa, commentando il ritorno della tradizionale corsa dei tori in Spagna, a Pamplona. (Adnkronos) 
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  • mauro renzetti |

    W San Fermin……. Mi sono fatto 5 encierro.. Peccato che quest’anno dopo 3 anni di Pandemia mi sono dovuto operare al ginocchio…. Mi alleneró per partecipare al prossimo anno 2023…. Cmq é un esperienza da vivere almeno una volta nella vita….PURA ADRENALINA NON CI SONO PAROLE…. W SAN FERMIN 🏃🏿‍♂️🏃🏿‍♂️🏃🏿‍♂️🏃🏿‍♂️🏃🏿‍♂️🏃🏿‍♂️🐂🐂🐂🐂🐂🐂🐂🐂💪🏾💪🏾💪🏾💪🏾💪🏾💪🏾💪🏾❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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