I cani di plastica chiudono il ciclo di “Indovina chi viene a cena”

Domani sera alle 20.30 su Rai3 l’ultima puntata di “Indovina chi viene a cena“, il programma di inchieste ideato e condotto da Sabrina Giannini, è dedicata ai “cani di plastica”. Ogni anno, quando si avvicina il Natale, a molti di noi ritorna l’idea di regalare un cane. Cosa si nasconda dietro questo business prova a spiegarlo un ampio reportage, che tocca Regno Unito, Olanda, Italia e Ungheria. Purtroppo, “il grande affare dei cani di razza alimenta traffici anche illeciti”, spiega la pagina fb del programma. “L’inchiesta mostra come ci siano allevatori in regola ma che comunque, al momento della riproduzione, non fanno le dovute verifiche sull’assenza di malattie genetiche per i cani riproduttori, pur sapendo che ciò può far nascere cuccioli malati. Un grande giro di denaro per razze che, a volte, sono selezionate senza criterio”. E così i pastori tedeschi soffrono sempre più spesso di displasia alle anche (la linea della schiena si è inclinata all’indietro nel corso degli anni per volontà estetica degli allevatori) e i centri storici delle nostre città sono pieni di cani brachicefali (bulldog francesi e inglesi, carlini, boxer, cavalier king Charles e altri), condannati a una vita di sofferenza per carenze respiratorie. Per non parlare delle fabbriche di cuccioli, strutture spesso dislocate in Europa dell’est che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. “Abbiamo trasformato il lupo in cani nani e giganti. Compriamo cani alla moda senza chiederci come e dove vengano allevati, tra allevatori onesti e truffatori: è ora che i nodi vengano al pettine”, assicura la Giannini. Per chi avesse perso le puntate precedenti o volesse rivederle, tutti i programmi dopo la messa in onda sono disponibili gratuitamente su Raiplay. Abbiamo scritto delle prime cinque puntate qui su 24zampe.

  • Ornella |

    Esistono anche allevatori seri e competenti che seguono la crescita del cucciolo acquistato per tutta la vita. Non è giusto far di tutta l’erba un fascio. Se si sceglie di dividere la propria vita con un cane si “dovrebbe” essere ben consapevoli di come la vita cambierà, nel mio caso è stato un toccasana, ci si dovrebbe ben informare sulla razza su cui si pone l’attenzione, pregi e difetti, si dovrebbe domandarsi se siamo in grado poi di gestirlo perchè il cane non è un cravatta da cambiare perchè stona con quella camicia. Ci si potrebbe anche rivolgere ai canili che sono pieni di anime che cercano una casa e l’amore che hanno perduto.

  • Ornella |

    Esistono anche allevatori seri e competenti che seguono la crescita del cucciolo acquistato per tutta la vita. Non è giusto far di tutta l’erba un fascio. Se si sceglie di dividere la propria vita con un cane si “dovrebbe” essere ben consapevoli di come la vita cambierà, nel mio caso è stato un toccasana, ci si dovrebbe ben informare sulla razza su cui si pone l’attenzione, pregi e difetti, si dovrebbe domandarsi se siamo in grado poi di gestirlo perchè il cane non è un cravatta da cambiare perchè stona con quella camicia. Ci si potrebbe anche rivolgere ai canili che sono pieni di anime che cercano una casa e l’amore che hanno perduto.

  • Guido Minciotti |

    La Giannini l’ha detto a fine puntata. Lo diciamo spesso anche su 24zampe ma ridiciamolo pure. Diciamo anche che esistono allevatori seri e onesti che dimostrano che si può fare allevamento in modo etico. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Guido Minciotti |

    La Giannini l’ha detto a fine puntata. Lo diciamo spesso anche su 24zampe ma ridiciamolo pure. Diciamo anche che esistono allevatori seri e onesti che dimostrano che si può fare allevamento in modo etico. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Carla |

    Ma perché non dite di prenderli al canile i cani che è la cosa migliore da fare?

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