Pesci a rischio, in Lombardia mille cormorani da abbattere

Un migliaio di cormorani entrano nel mirino della Regione Lombardia perchè predatori di “specie ittiche di pregio naturalistico e di interesse per la pesca”. “Si tratta di una deroga condivisa con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e molto attesa dai pescatori lombardi”, ha detto ieri Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi. L’associazione animalista Lav è critica e commenta su tw che “l’unico predatore tollerato è quello con la canna da pesca o con il fucile” mentre il presidente di Enpa Milano Ermanno Giudici scrive: “Si pensa di ridurre popolazioni di animali solo come contentino per avere voti. Peraltro i cormorani sono specie protetta dalla legge. Fare gestire la fauna dalla politica e dai tecnici nominati dai politici avrebbe reso inutile anche l’Arca di Noè!”. Le specie ittiche in pericolo, spiega la Regione, sono quelle del “temolo e dei ciprinidi reofili dei grandi fiumi pedemontani e di pianura” nelle province di Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, creando ulteriori scompensi anche per altre specie già minacciate “come l’alborella e il triotto. In termini quantitativi si stima una quantità media di pesce ingerito giornalmente dal cormorano di 500 grammi”.

GLI UCCELLI FERISCONO E SPAVENTANO I PESCI

Gli uccelli, per la Regione, causano altri “effetti negativi non trascurabili sulla comunità ittica quali il ferimento dei soggetti che sfuggono alla cattura, in grado di condizionare lo stato sanitario e renderli maggiormente suscettibili alle malattie, l’alterazione comportamentale dei pesci, che vengono spaventati e spesso indotti ad abbandonare settori di habitat occupati, anche in momenti strategici quali la riproduzione o il periodo di rifugio invernale. Tali effetti negativi possono comportare dunque un danno non soltanto al patrimonio ittico, ma anche avere riflessi sulle attività di pesca professionale e sportiva nonché sulla pescicoltura”, cui evidentemente è legato un significativo interesse economico.

SONO 923 I CORMORANI DA ABBATTERE

Gli abbattimenti degli uccelli avranno inizio a novembre: “Gli interventi – spiega la Regione – riguarderanno 923 cormorani, pari al 10 per cento degli individui di Cormorano conteggiati con il ‘Censimento Annuale degli Uccelli Acquatici Svernanti in Lombardia – International Waterbird Census’ nel mese di gennaio 2018. Al fine di non superare il numero massimo di capi abbattibili, sarà effettuato un monitoraggio dei capi abbattuti da parte della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia”.

  • Provvedimenti simili sono stati già adottati in passato in Sardegna