Roma, esche topicide posizionate “a vista”, Enpa: “Pericoloso”

AGGIORNAMENTO DELLE 15.30 IN CODA – NOTIZIA UFFICIOSA: RIMOSSE LE ESCHE

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POST ORIGINALE

Esche velenose per topi posizionate “a vista” a Roma, senza alcuna protezione e dunque alla portata di animali d’affezione e selvatici. La denuncia arriva dal Tg3 che ha mostrato persino esche di paraffina tra le radici degli alberi, nei prati o poco al di sotto del livello del terreno. Il veleno, in forma di pallini di colore rosso, è stato depositato dagli addetti del primo municipio tra via Sforza Pallavicini, via Alberico II e piazza Adriana. L’Ama stessa raccomanda di fare attenzione a bambini e animali domestici. Infuriati gli animalisti della Capitale. “L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede all’Ama di rimuovere immediatamente, a partire da subito, le esche topicide distribuite a vista sul territorio di Roma, senza cioè adottare alcuna cautela per evitare che altri animali, selvatici o d’affezione entrino in contatto con il veleno”, scrive l’associazione. “C’è grande allarme e grande pericolo per i cani in passeggiata, per i gatti di colonia, per gli uccellini e per tutta la fauna che vive nella nostra città. Dovesse essere avvelenato o peggio ancora morire un solo animale, l’Ente Nazionale Protezione Animale riterrà l’Ama responsabile di ogni singolo avvelenamento di animali o peggio ancora di ogni singola morte e, in tal caso, è pronta a mobilitare i suoi avvocati contro la municipalizzata”, minaccia. Contestualmente Enpa chiede le dimissioni di chi ha disposto tale intervento. “Sono stupita e sconcertata che qualcuno possa aver dato disposizioni in questo senso. Persino un bambino capirebbe la pericolosità di quanto fatto da Ama, tanto più – spiega la presidente Carla Rocchi – che esiste un’ordinanza ministeriale antiveleno con un preciso protocollo da seguire. Chiedo a tutti di attivarsi in tal senso. Nella sua incosciente impreparazione Ama mette a rischio anche la vita di un bambino che venisse in contatto con tali esche”. Per quanto riguarda poi la derattizzazione, Enpa ricorda in una nota che si sono metodi ecologici e incruenti per ridurre la presenza di topi in città. Le immagini del Tg3 Lazio, da cui è tratta la foto sopra, sono visibili nell’edizione delle 19.30 del 23 agosto al minuto 10’30” circa.

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AGGIORNAMENTO DELLE 15.30 – NOTIZIA UFFICIOSA: RIMOSSE LE ESCHE

“Oggi, a diverse ore di distanza da questa sciagurata operazione – fa sapere Enpa -, i romani sono ancora in attesa di sapere in via ufficiale da Ama quali siano le aree interessate da questo intervento e quali i provvedimenti adottati per la bonifica e il ripristino dei luoghi. Da quanto risulta ad Enpa, l’unica comunicazione sono stati alcuni post sui social, che davano per avvenuta la rimozione del topicida. I post – avverte Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa e responsabile della Sezione capitolina dell’associazione – non bastano. Infatti, per le esche avvelenate esiste una procedura codificata, che deve essere attivata per precisa responsabilità del sindaco; vogliamo sapere se è stata seguita. Ne va dell’incolumità e della salute di moltissime persone e di numerosissimi animali; vista anche la dabbenaggine di cui in questo caso ha dato prova la municipalizzata, chiediamo e ci aspettiamo comunicazioni ufficiali dall’azienda”.

 

 

  • Leda Mazzani |

    Vorrei segnalare che 6 dicembre 2019 a Roma, in un cortile condominiale di pubblico passaggio, ai piedi di un palazzo in un punto raggiungibile da chiunque, ho trovato una della scatole nere contenenti le esche topicide completamente scoperchiata e aperta. Le esche rosse all’interno erano raggiungibili da tutti: bambini, cani, gatti, uccelli e qualsiasi persona volesse prenderle. A chi va fatto l’esposto al riguardo? Queste scatole con esche topicide sono un pericolo pubblico per tutti noi.

  • Leda Mazzani |

    Vorrei segnalare che 6 dicembre 2019 a Roma, in un cortile condominiale di pubblico passaggio, ai piedi di un palazzo in un punto raggiungibile da chiunque, ho trovato una della scatole nere contenenti le esche topicide completamente scoperchiata e aperta. Le esche rosse all’interno erano raggiungibili da tutti: bambini, cani, gatti, uccelli e qualsiasi persona volesse prenderle. A chi va fatto l’esposto al riguardo? Queste scatole con esche topicide sono un pericolo pubblico per tutti noi.

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