Dopo gli incidenti, United Airlines sospende il programma PetSafe di trasporto animali in stiva

PetSafe? Non abbastanza “safe”. E così, dopo gli incidenti dei giorni (e dei mesi) scorsi, United Continental Holdings Inc. interrompe le prenotazioni per il servizio di trasporto di animali nella stiva, denominato proprio PetSafe. La compagnia aerea rivedrà le procedure del programma fino al 1° maggio, compreso quali razze di cani accettare. Fino ad allora sarà impossibile effettuare nuove prenotazioni. Una cura maggiore nella gestione degli animali stivati non avrebbe salvato la vita a Kokito, morto soffocato nella cappelliera della cabina una settimana fa per colpa di una hostess, ma sarebbe stata utile per evitare di spedire in Giappone un cane che doveva andare in Kansas oppure di deviare un volo per rimediare a un altro errore di destinazione, e avrebbe forse risparmiato alcuni dei 18 cani morti l’anno scorso (e 13 l’anno prima) sui velivoli del vettore Usa. United, finita in un ciclone politico e mediatico, ha già annunciato da aprile un piano per contrassegnare con cartellini colorati i passeggeri che viaggiano con animali domestici. Saranno anche riviste le razze di cani trasportabili: in passato, il vettore era disposto a imbarcare determinati tipi di cani con probabilità particolarmente elevate di morte o lesioni, come ad esempio i cani dal naso camuso (tipo i bulldog), che altre compagnie invece rifiutano.