Oggi la Giornata mondiale dell’orso polare, Wwf: “Rischiamo di perderne il 30% in 35 anni”

C’è poco da far festa. Oggi, quando ricorre la Giornata mondiale dell’orso polare, il Wwf diffonde dati assai preoccupanti sulle prospettive per il futuro del re dei ghiacci: entro i prossimi 35 anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare finora stimata. Di anno in anno la “casa” dell’orso polare si riduce sempre più velocemente per colpa del riscaldamento globale: a gennaio l’estensione dei ghiacci artici era del 10% al di sotto della superficie rilevata in passato, secondo i rilevamenti della National Snow and Ice Data Center (NSIDC), che utilizza misurazioni satellitari. Si tratta complessivamente di almeno 1,36 milioni di chilometri quadrati sotto la media delle rilevazioni 1981-2010 (in genere attestata sui 13 milioni di kmq complessivi) e il mese di febbraio si sta concludendo con un ulteriore flessione rispetto alla media. Gli scienziati hanno diviso la popolazione totale di orsi polari in 19 unità o sottopopolazioni: secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22mila e i 31mila esemplari (molte aree non sono state ancora esplorate), ma gli ultimi dati forniti dal gruppo degli specialisti dell’orso polare dell’IUCN mostrano che tre sottopopolazioni sono in declino e che esiste un alto rischio stimato di futuro declino vista la velocità di riduzione del ghiaccio marino.