Arriva il “buran”: come proteggere gli animali, domestici e selvatici, quando il termometro cala

AGGIORNAMENTO DELLE 15.50 IN CODA – FREDDO, ARRIVANO I CAPPOTTI PER I VITELLI

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Arriva il “buran”, un vento russo-siberiano che dagli Urali porta un’ondata di gelo su tutta l’Europa, Italia compresa. Sebbene l’effetto delle correnti da est-nordest arrivi qui attenuato rispetto alle origini, domenica sera è comunque previsto un brusco calo delle temperature. Neve e freddo diffusi, che metteranno a dura prova gli animali d’affezione ma soprattutto quelli selvatici e i randagi, che dovranno fare i conti sia con il gelo sia con l’incremento del fabbisogno calorico giornaliero. L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha preparato alcuni consigli per aiutare gli animali a superare l’emergenza neve.

ANIMALI D’AFFEZIONE

  • Tenerli in casa o in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane; soprattutto i cani a pelo raso possono aver bisogno di un cappottino.
  • Se cani e gatti sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento andare dal veterinario.
  • Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera, asciugarne con cura il corpo, specie orecchie e zampe.
  • Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché possono causare principi di assideramento.
  • Anche gli sbalzi di temperatura possono causare malanni.

ANIMALI SELVATICI

  • Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Il piumaggio in ordine consente di avere una protezione contro il freddo.
  • Rifornire le mangiatoie sul terrazzo o nel giardino fino alla primavera oppure lasciare del cibo a terra e “appeso” nei rami degli alberi.
  • Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo.
  • Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali (cornflakes). E’ possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la fruttafresca e la frutta secca. Da evitare invece, il pane e i prodotti da forno. In commercio esistono anche cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere. Qui le indicazioni dettagliate per preparare la “palla di Babbalù” che nutre adeguatamente gli uccellini quando il termometro scende.
  • Al ritrovamento di un animale selvatico in difficoltà, contattare i carabinieri Forestali al numero 1515, e consegnarlo presso un centro recupero fauna autorizzato. Per gli animali di grande taglia, attendere il soccorso del personale specializzato.
  • In caso di dubbi, contattare la sede Enpa più vicina.

Per qualcuno le ondate di gelo invernali sono un problema relativo: alcuni animali, infatti, cadono in letargo e trascorrono i mesi più freddi in un rifugio: ne abbiamo parlato qui su 24zampe.

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AGGIORNAMENTO DELLE 15.50 – FREDDO, ARRIVANO I CAPPOTTI PER I VITELLI

Cappotti per i baby vitellini, coperte per le verdure e torce anti gelo nei vigneti. “Nei campi e nelle stalle d’Italia è iniziata la corsa alle difese contro l’assalto del freddo siberiano”, afferma la Coldiretti. A causa dell’arrivo del buran, oltre ai cappotti ai vitellini nei ricoveri hanno acceso le lampade termiche a luce rossa per gli animali più giovani mentre l’acqua negli abbeveratoi viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi oppure lasciata sgocciolare per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono foderati in modo che il ghiaccio non blocchi le valvole di apertura. Il pasto degli animali è stato rinforzato per garantire una razione supplementare di energia e calorie.