Il sindaco di Savona vieta ai cani il centro storico: “Restituire decoro al cuore della città”

Il sindaco vieta il centro storico di Savona ai cani dopo le proteste di cittadini e commercianti per gli escrementi lasciati a terra. La prima cittadina, Ilaria Caprioglio, ha emesso ieri un’ordinanza in cui sottolinea “di non usufruire per i bisogni dei cani” di luoghi come corso Italia e piazza Sisto, Piazza Mameli, anche sotto i portici, via Paleocapa: il cuore della città. Considerato che al cane non si comanda dove fare il suo bisogno, quel “non usufruire” suona come non passeggiare con il cane in centro. Gli animalisti savonesi rispondono con una proposta di boicottaggio natalizio dei negozi. “Non è un divieto di transito dei cani nel centro storico – spiega Caprioglio – basta che i padroni facciano fare al cane i bisogni nelle strade e non sui marciapiedi e poi puliscano”. L’ordinanza, secondo la sindaca “chiesta a gran voce dai commercianti del centro storico”, tutela igiene e decoro urbano dopo “troppi gesti di inciviltà dei proprietari dei cani che lasciano a terra gli escrementi”. Nell’ordinanza è scritto che in ogni caso “gli escrementi prodotti su strade, piazze, marciapiedi, aiuole, giardini, colonne devono essere raccolti e le pipì lavate”. Chi non la rispetterà sarà multato: sanzioni da 50 a 500 euro. Mentre oggi l’assessore al commercio va a spiegare ai commercianti del centro il senso dell’ordinanza, gli amanti degli animali (dell’Enpa ma anche semplici comitati di cittadini) invitano i padroni di cani a disertare i negozi del centro storico. Il sindaco in cambio “offre” la ristrutturazione di due aree cani e promette di star lavorando con l’Autorità portuale per realizzare la spiaggia dedicata ai quattrozampe. Ordinanze che prevedono il lavaggio delle “deiezioni liquide” sono già in vigore in diverse città, come Rieti, Piacenza e la vicina Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. (nella foto sopra la celebre statua di Bruxelles “Dog peeing”)