Animali trasportati ai confini dell’Ue, Ciwf: “Viaggi dell’orrore, sofferenze devastanti”

Nell’agosto 2017 gli investigatori di Compassion in World Farming hanno trascorso dieci giorni al confine tra Turchia e Bulgaria per documentare le condizioni di bovini e ovini vivi, trasportati fuori dai confini dell’Unione europea, rilevando “sofferenze devastanti” in violazione alla normativa europea: dal caldo insopportabile alla disidratazione, alle condizioni igieniche precarie, al rischio di ferirsi per diverse cause. Con una petizione al presidente della Commissione Juncker e ai Commissari al Commercio Malmstrom e all’Agricoltura e Sviluppo rurale Hogan si chiede di vietare queste esportazioni. Ogni anno l’Ue “esporta” in Medio Oriente, Nord Africa e Turchia oltre due milioni di bovini e ovini, un business che vale 4 miliardi, secondo Eurostat. Gli animali, stipati in camion sovraffollati, sono trasportati via strada per lunghissimi viaggi diretti in Turchia o ai porti nel Sud Europa, dove vengono imbarcati e trasportati in Medio Oriente e in Nord Africa dove “spesso vengono macellati in maniera brutale”. Gli investigatori del Ciwf hanno visto, ad esempio, 500 pecore bloccate al confine per 4 giorni senza bere e senza mangiare, oppure camion con più livelli, pieni di pecore e vacche, i cui soffitti erano talmente bassi che toccavano le groppe degli animali, scomodamente intrappolati. Nei camion, aggiunge la ong, la temperatura superava i 35° C., i sistemi di abbeveraggio non erano funzionanti, gli animali disidratati rischiavano poi di ferirsi per diverse cause. Potevano essere schiacciati o calpestati dai propri simili, incastrarsi con le zampe, procurarsi tagli con i bordi taglienti dei cassoni e poi essere “costretti a stendersi sul pavimento del camion, ricoperto da un alto strato di urina e feci”, come è possibile constatare nel video pubblicato sotto. La ong riferisce che “non era raro vedere alcuni animali sottopeso e con i sintomi di lesioni e malattie. Su alcuni camion erano visibili animali morti e quelli ancora vivi non potevano aggirare i corpi in decomposizione”. La ong ha inoltrato le informazioni alle Autorità coinvolte. La scorsa settimana Eurogroup for Animals ha consegnato il milione di firme di cittadini europei al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis. Grazie alla campagna #StopTheTrucks il tema è stato inserito nell’agenda politica dell’Unione: sarà creato un sottogruppo di lavoro dedicato ai trasporti nella piattaforma sul benessere animale dell’Ue. Il sottogruppo, conclude la ong, avrà lo scopo di rivedere l’attuale sistema di regole che disciplinano il trasporto su animali vivi a lunga distanza. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe.