“Manolo il capriolo” sceglie la città: vive tra la gente a Foligno ma umanizzarlo non è bene

AGGIORNAMENTO DEL 24 AGOSTO 2017 – CATTURATO DAI CC FORESTALI MANOLO IL CAPRIOLO

E’ stato catturato il capriolo, ‘battezzato’ Manolo, che da mesi viveva in una boscaglia al centro di supermercati, hotel e ristoranti, proprio di fronte all’ospedale. Stamani il “Bambi” è stato prelevato dai carabinieri forestali e dai tecnici del servizio faunistico della Regione Umbria dopo essere stato sedato. Alla cattura ha partecipato anche un veterinario dell’Ente Parco dei Monti Sibillini che ha monitorato lo stato di salute dell’animale. Manolo è stato trasferito a Torre Certalda, nel centro di recupero degli animali selvatici della Regione e qui resterà il tempo necessario per decidere dove verrà successivamente collocato. Il capriolo aveva scelto di vivere a Foligno da almeno un anno. La cattura si è resa necessaria, stando agli esperti, per l’eccessiva “umanizzazione” dell’animale che non esitava a uscire allo scoperto e fare delle incursioni anche sulle adiacenti strade trafficate.

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L’hanno ribattezzato “Manolo il capriolo” e da circa un anno questo giovane ‘Bambi’ ha scelto di vivere in città, a Foligno. Precisamente in un piccolo appezzamento di terreno incolto che si trova nella zona nord, nel cuore della parte commerciale della città, al centro di alberghi, ristoranti e supermercati. Insomma, a Manolo sembrano proprio piacere la confusione e soprattutto la gente. I primi avvistamenti del cucciolo – del quale si sono occupati i giornali locali -, tra le sterpaglie risalgono ai mesi scorsi. Da allora l’animale è diventato adulto al punto da sfoggiare un paio di corna. “Ma soprattutto si è umanizzato e questo non è un bene per lui” ha detto Sauro Presenzini, presidente Wwf della provincia di Perugia. “L’animale – ha aggiunto – ha preso confidenza con l’ambiente urbano e in particolare con le persone al punto che quando sente la presenza umana non esita a uscire dalle sterpaglie per avvicinarsi nella speranza di rimediare del cibo”. Il capriolo tra i palazzi della città suscita ogni giorno la curiosità di decine di persone che si fermano nello spiazzo antistante le sterpaglie in attesa che Manolo faccia capolino. “C’è chi resta lì in attesa per ore per farsi un selfie – ha spiegato ancora il presidente del Wwf -, chi gli porta acqua o chi addirittura crocchette come se fosse un cane, tutte cose che stanno mettendo a rischio il capriolo, anche se comprendo che molti gesti sono dettati dall’affetto che ormai si prova per questo animale”. Presenzini ha anche evidenziato i pericoli che questo ‘Bambi’ folignate corre. “Umanizzarlo – ha detto – ha cambiato le sue naturali abitudini e sono sempre più frequenti incursioni sulle strade circostanti, peraltro molto trafficate, quindi il rischio che finisca investito è alto”. Presenzini ha suggerito quindi di lasciarlo vivere tranquillo in questo spazio verde che si è scelto. (Ansa)