Sardegna, contro il randagismo fondi per anagrafe canina regionale e sterilizzazioni

Duecentomila euro per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. La Giunta sarda ha deliberato, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la ripartizione dei fondi destinati a rafforzare la lotta al randagismo fra le Aree socio sanitarie locali dell’Ats, che avverrà per il 20% in base alla consistenza demografica dei Comuni afferenti a ciascuna Assl, per il 30% alle attività svolte nel 2016, escluse le sterilizzazioni, per il 40% sulla base delle sterilizzazioni effettuate nello stesso anno, mentre il 10% è la quota fissa destinata a ciascuna Azienda. Oltre ai fondi regionali, il Ministero della salute assegna annualmente ulteriori risorse: la somma relativa all’annualità 2016 e non ancora riscossa sarà ripartita tra le Assl con gli stessi criteri. Le risorse serviranno per l’implementazione dell’anagrafe canina regionale, sterilizzazione, pronto soccorso e interventi chirurgici su animali incidentati, vigilanza nei canili e sul territorio. “L’implementazione dell’anagrafe canina è un passaggio molto importante – dice l’assessore Arru – perché oltre a consentire di risalire al proprietario in modo rapido e certo in caso smarrimento del cane, è un forte deterrente per contrastare il fenomeno dell’abbandono. L’assessorato sta attivando un nuovo sistema per la gestione locale della banca dati degli animali d’affezione – prosegue il titolare della Sanità – ideato al fine di ridurre al massimo gli errori di inserimento e per fornire quante più informazioni utili relativamente all’animale e al proprietario. Il sistema consentirà di ottenere una banca dati informatizzata pienamente operativa e permetterà di conoscere la tipologia e la distribuzione della popolazione canina sul territorio, per poter adottare i provvedimenti sanitari più opportuni e le iniziative tese a favorire la convivenza tra cittadini e cani”. (Radiocor)