Cinghiali in città: no ai rifiuti in strada, non avvicinarsi e, se attaccano, fare il “torero”

Dopo gli ultimi incidenti che hanno visto protagonisti i cinghiali anche in città, i Carabinieri Forestali hanno diffuso una serie di consigli nel malaugurato caso di un “incontro ravvicinato” con gli ungulati. Dal “rispetto della distanza senza mai voltare le spalle” alla “strategia del torero”, “la prima regola è quella di non avvicinarsi e di non bloccare mai una possibile via di fuga per l’animale”. E se non c’è un vero e proprio allarme tra i cittadini, qualche preoccupazione non manca e per ogni evenienza è meglio essere preparati. Per prima cosa va tenuto presente che “il cinghiale – spiega il colonnello Carlo Costantini, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Roma – non è un animale aggressivo né pericoloso. Tende sempre a fuggire l’uomo e diventa pericoloso solo se ferito o impossibilitato alla fuga. E’ fondamentale, così, non frapporsi mai fra lui ed una possibile via di fuga”. Poi “è importante non avvicinarsi mai – ribadisce Costantini – e non buttare i rifiuti del cibo fuori dai cassonetti che al contrario lo attirano nei centri abitati”. Dovesse capitare di avvistarne qualcuno in grado di procurare pericolo, è opportuno segnalarlo subito anche al servizio di pronto intervento dei Carabinieri Forestali 1515 (il vecchio numero del Corpo forestale). Solo in caso di emergenza e come piano estremo “nel raro caso in cui il cinghiale tendesse a ‘caricare’ – specifica Costantini – si può adottare la strategia del ‘torero’, scansandosi repentinamente all’ultimo momento, senza mai mostrargli le spalle, ripeto solo come extrema ratio”. Le regole generali in caso di incontro con specie selvatiche quindi prevedono di mantenere la distanza di sicurezza, non procedere verso di loro e non frapporsi tra gli animali e la loro via di fuga; osservare la distanza soprattutto se sono con i piccoli (tutte le mamme sono imprevedibili se temono per l’incolumità dei propri cuccioli); non avvicinarsi ai piccoli, la mamma potrebbe trovarsi nei paraggi, non dare cibo, né lasciare residui per evitare di attrarre specie che “per natura sono e devono rimanere cacciatrici”.

  • Giulia |

    Sono dell’idea che purtroppo l’uomo per fare sempre bisness abbia dimenticato di lasciare gli spazi per vivere in pace gli animali, le strade sono diventate un cimitero leprotti morti, ricci, cinghiali ecc. per il 2050 moltissimi animali si estingueranno purtroppo è un problema mondiale, le deforestazioni senza aver rispetto per la natura è tutto ciò che ci abita. Poche popolazioni hanno la capacità di preservare per il futuro. Stiamo uccidendo la terra e non diamo la colpa a Dio, quando crollano colline, a Brescia per estrarre il marmo stanno sparendo le colline….ma in quanti amiamo veramente la nostra terra???

  • Giulia |

    Sono dell’idea che purtroppo l’uomo per fare sempre bisness abbia dimenticato di lasciare gli spazi per vivere in pace gli animali, le strade sono diventate un cimitero leprotti morti, ricci, cinghiali ecc. per il 2050 moltissimi animali si estingueranno purtroppo è un problema mondiale, le deforestazioni senza aver rispetto per la natura è tutto ciò che ci abita. Poche popolazioni hanno la capacità di preservare per il futuro. Stiamo uccidendo la terra e non diamo la colpa a Dio, quando crollano colline, a Brescia per estrarre il marmo stanno sparendo le colline….ma in quanti amiamo veramente la nostra terra???

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