La Commissione Europea sviluppa una app per tracciare 37 “specie aliene invasive”

Una app per aiutare a identificare e condividere le informazioni su 37 cosiddette specie aliene invasive, animali e piante provenienti da altre parti del mondo che mettono a repentaglio l’ecosistema locale. Si chiama “Invasive Alien Species Europe”, è stata sviluppata dal Joint Research Centre della Commissione europea e consente, grazie ai contributi dei cittadini, di creare una vera e propria mappa per tracciare la diffusione di questi pericoli per l’ambiente. Solo in Italia si contano più di 3mila organismi “invasori” che sono la principale minaccia alla biodiversità, dal punteruolo rosso alla nutria, dalla cozza zebrata alla tartaruga palustre americana. Le specie aliene, spiegano dalla Commissione europea, provocano ogni anno danni per milioni di euro: l’Ue spende circa 12 miliardi di euro l’anno per tentarne l’eradicazione. “Il bello di questa app – spiega il commissario europeo Tibor Navracsics, responsabile per il Joint Research Centre – è che trasforma gli utenti in cittadini-scienziati, aiutando a monitorare specie che minacciano la biodiversità nell’Ue”. La lista comprende ad esempio lo scoiattolo grigio americano, portatore di un virus letale per il locale scoiattolo rosso, o il gambero d’acqua dolce Pacifastacus leniusculus, sempre di provenienza nordamericana, che porta invece un fungo che rischia di fare estinguere le specie locali. La app, in lingua inglese, è gratis e può essere scaricata per i sistemi Android e iOS.

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