Raggi: torna la legalità in gestione canili di Roma, costavano 4 milioni € l’anno, ora 1,5

“La gestione dei canili comunali a Roma, negli ultimi 15 anni, racconta di sperperi, procedure opache, illegalità: tutto a danno degli animali, che sono stati rinchiusi in sovrannumero e sono stati sacrificati alla logica del profitto. Milionari finanziamenti pubblici ottenuti e assegnati senza bandi o gare. Finalmente possiamo dire di avere riportato trasparenza nella gestione delle strutture di Muratella e Ponte Marconi. Dopo anni di affidamenti diretti abbiamo garantito che la società vincitrice del bando europeo, pubblicato durante la gestione commissariale di Tronca, si insediasse regolarmente nelle due strutture”. Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Siamo orgogliosi del fatto che, anche nella fase di transizione, abbiamo assicurato i regolari servizi ai cittadini: le adozioni degli animali non sono mai state interrotte e finalmente sono state delineate le competenze della componente sanitaria, cioè le Asl – continua -. Per noi ora è importante assicurare due cose: adeguate condizioni di lavoro per gli operatori e il pieno rispetto del benessere degli animali. E per questi due obiettivi ci impegniamo fin da ora. Anche nella gestione dei canili, mettiamo fine ad anni di illegalità e di sprechi tramite gli affidamenti diretti e inauguriamo la stagione della normalità. Come diciamo spesso, riportare la normalità nella nostra città è una piccola rivoluzione. Un dato su tutti: tra il 2010 e il 2015 gestire i canili è costato alle amministrazioni che si sono succedute oltre 24 milioni di euro. Adesso il costo annuale è di circa 1,5 milioni di euro”. Al Rapporto Legambiente 2017, pubblicato oggi, che analizza i costi per servizi e gestione degli “Animali in città”, le Asl capitoline e il Comune di Roma non hanno risposto. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe.