Terremoto e maltempo, a Campotosto 4 metri di neve: “strage di animali” in tutto il territorio

Raggiunte e messe in salvo le persone, nell’Alta Valle dell’Aterno ora è emergenza allevamenti. A Campotosto, provincia dell’Aquila, è in corso un intervento – con carabinieri, vigili del fuoco ed esercito – su un capannone di duemila metri quadrati, alto sei metri, crollato sia per il sisma sia per il peso della neve, arrivata a quasi quattro metri. Intrappolati mucche e vitelli: due vacche sono state soppresse  da veterinari della Asl, una decina di vitelli sono feriti gravemente, altri animali risultano dispersi. Ma in tutto il territorio del Centro Italia, colpito da sisma e maltempo, è “strage di animali”: Coldiretti lancia un allarme, con il crollo del 50% della produzione di latte nelle mucche e pecore stressate dal freddo e una stima di 400 milioni per il conto dei danni causati nelle campagne italiane dall’ondata di gelo e vento. Nelle aree colpite dal terremoto di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo – sottolinea l’associazione – sono sepolte dalla neve 3mila aziende agricole e stalle con le perdite maggiori dovute al crollo della produzione di latte e alla impossibilità di consegnarlo. Così come è difficile la consegna di altri prodotti deperibili come le mozzarelle, che sono stati gettati. La perdita è stimata in milioni di euro a cui si aggiungono i maggiori costi dovuti ai disagi creati dal maltempo stimabili al +30% per le difficoltà a raggiungere il bestiame, per alimentarlo, mungerlo, abbeverarlo. Inevitabile una ripercussione sui prezzi al consumo. Allarme anche in Sardegna dove potrebbero essere centinaia gli animali morti, soprattutto mucche, intrappolate nella neve. Ne abbiamo scritto qui. “Ora l’emergenza nell’emergenza è che senza foraggio e acqua da cinque giorni tutti gli animali, i pochi incolumi e quelli feriti, rischiano di morire” spiega il proprietario dell’azienda agricola di Campotosto, Massimo Antonelli. “Con il crollo e con la neve non è possibile reperire foraggio nei silos: abbiamo chiesto fieno, ma non è ancora arrivato – aggiunge Antonelli – Oggi ci stanno aiutando in tantissimi; ma è una tragedia per gli animali, alcuni hanno schiena e zampe rotte, per il freddo c’è rischio di polmonite, il capannone è crollato più per le scosse forti che per la neve. E siamo ancora sepolti dalla manto bianco, con le scosse che continuano”. Nel Lazio, invece, è iniziata la distribuzione del fieno e dei mangimi per gli animali da parte della Regione: lo fa sapere via twitter il presidente Zingaretti (nella foto qui sotto).

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