Bestiario associativo. Enpa: caccia selvaggia e caso Chiku, Lav e vegani, Animalisti italiani e corrida

Pubblichiamo i comunicati delle associazioni animaliste. Scrivere a 24zampe@ilsole24ore.com
ENPA/1: “CACCIA SELVAGGIA”, MIGLIAIA DI ITALIANI CHIEDONO CHIARIMENTI A GALLETTI

Migliaia di italiani hanno aderito al mail bombing promosso dall’Enpa sulla propria pagina Facebook (http://urlin.it/132c9d) per chiedere al Ministro Galletti di chiarire la propria posizione circa le indiscrezioni relative ad un progetto di caccia libera ai cinghiali dodici mesi l’anno. Indiscrezioni che, sottolinea la consigliera nazionale della Protezione Animali Annamaria Procacci, non sembrano solo rumor. Nei giorni scorsi il Senatore Vaccari (ne abbiamo scritto qui su 24zampe), relatore al Collegato Ambientale, aveva infatti presentato un emendamento, poi molto responsabilmente cancellato, con cui si dava via libera proprio alla mattanza di cinghiali. Poco dopo, ad intervenire sull’argomento, era stato lo stesso Ministro con un tweet inquietante («Problema troppi #cinghiali esiste, per abitanti e agricoltura. Affrontarlo e’ dovere»). In queste ore migliaia di italiani stanno dunque scrivendo al Ministro Galletti per sapere se egli intenda realmente avallare, o ancor peggio promuovere una misura che, oltre ad essere del tutto inutile dal punto di vista della corretta «gestione» dei cinghiali, determinerebbe una vera e propria militarizzazione del territorio, con evidenti e gravissimi pericoli sia per l’ordine che per l’incolumita’ pubblica. Infatti, al di la’ di una emergenza cinghiali tutta da dimostrare, oggi l’unico dato certo (ma approssimato per difetto) e’ quello relativo al numero di persone morte o ferite in incidenti collegati (direttamente o indirettamente) alla caccia, che, stando ai dati dell’Associazione Vittime della Caccia, dal 2007 ad oggi ha causato circa 1.000 vittime. «Il dato, di per se’ scioccante, si riferisce solo al periodo di `regolare´ svolgimento dell’attivita’ venatoria, quello normato dalla legge 157/92 . Ora- spiega Procacci- proviamo ad immaginare, e lo facciano soprattutto il Ministro dell’Ambiente e il Ministro dell’Interno, cosa accadrebbe se il progetto di armare gli agricoltori e di autorizzare gli spari 365 giorni l’anno dovesse andare in porto. Davvero il Ministro e’ disposto a convivere con il peso di questa responsabilita’ morale? Davvero il nostro parlamento e il nostro Esecutivo sono disposti a tollerare una norma che, di fatto, stravolgerebbe il principio della legittimazione all’uso e al trasporto delle armi?». «Come alto responsabile istituzionale e come nostro rappresentante il Ministro Galletti ha il dovere di interrompere il suo silenzio e di rispondere ai cittadini italiani. E nel caso in cui non potesse o non volesse farlo, ha il dovere di dimettersi perche’ dimostrerebbe di non essere in grado di rispettare il proprio mandato istituzionale. Noi tutti guardiamo con molta attenzione a martedi’ 3 novembre quando nell’aula di Palazzo Madama si concludera’ l’esame del disegno di legge Collegato Ambientale con il voto del tanto dibattuto articolo 6 in materia venatoria», aggiunge Andrea Brutti dell’Ufficio Fauna Selvatica di Enpa.

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ENPA/2: CASO CHIKU, SODDISFATTI PER LA SENTENZA, COSTITUIRA’ UN IMPORTANTE PRECEDENTE
L’Ente Nazionale Protezione Animali, costituitasi parte civile in giudizio, esprime soddisfazione per la sentenza con cui il proprietario di Chiku, il Serval sequestrato alcuni mesi fa dal Corpo Forestale dello Stato, è stato condannato al pagamento di un’ammenda di 5.500 euro dal Tribunale di Bolzano. «In attesa vengano rese note le motivazioni della sentenza, mi sembra comunque un pronunciamento molto importante – commenta Claudia Ricci, avvocato dell’Enpa – poiché va a consolidare la giurisprudenza su un fenomeno, quello della detenzione di animali pericolosi esotici e selvatici, che sta purtroppo diventando sempre più diffuso. E che è all’origine di situazioni, al limite del paradosso, come nel caso di un gattopardo africano detenuto in un maso altoatesino che causano grande sofferenza agli animali». «Spero – conclude Ricci – che questa condanna sia il primo passo verso un giro di vite anche giudiziario nei confronti di chi detiene animali esotici o selvatici senza averne titolo». Con l’occasione Enpa ricorda che tutti gli animali, hanno il diritto vivere liberi nel proprio ambiente e che nessuno deve sottrarli al loro habitat.
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LAV: I VEGANI SONO ALIENI O VENGONO DAL FUTURO? APPUNTAMENTO OGGI A MILANO

“I vegani sono alieni o vengono dal futuro?” è il titolo dell’evento gratuito e aperto al pubblico in programma a Milano, sabato 31 ottobre ore 15.30 -18.30), al Mercato Metropolitano (Porta Genova – Via Valenza, 2), promosso dalla LAV e da www.cambiamenu.it in collaborazione con ABCittà: si tratta della prima Biblioteca Vivente interamente dedicata al mondo vegan. Da tempo la LAV sostiene e promuove l’alimentazione vegana come scelta etica e di responsabilità verso gli altri esseri viventi e verso il Pianeta, con innegabili benefici anche per la salute umana. Nel giorno di chiusura dell’Expo dal titolo “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, la vera alternativa è la scelta vegana: l’adozione di uno stile alimentare completamente vegetale rappresenta infatti una risposta concreta alle sfide alimentari globali, in grado di coniugare etica, sostenibilità ambientale e un più equo accesso al cibo. Eppure, nonostante le evidenze scientifiche, il crescente dibattito pubblico sul tema delle scelte alimentari, e la vasta diffusione di informazioni sull’alimentazione vegetale, per molti la scelta vegana rimane oggetto di pregiudizi e false credenze e i vegani, personaggi misteriosi e lontani. Per rispondere ai dubbi e alle perplessità che si annidano nel sentire “comune”, la LAV si affida alla Biblioteca Vivente: un metodo innovativo e coinvolgente, in cui gli scaffali e i libri di carta sono sostituiti da libri in carne ed ossa. Per leggere i libri non è necessario sfogliarne le pagine, ma semplicemente parlare, fare domande, ascoltare le loro storie, in questa edizione, tutte rigorosamente “vegan”. Venti libri, venti storie, raccontate dalla viva voce dei protagonisti: Lidia, Carla, Gianluca, Massimo, Manuel, Amit … tanti nomi di tante persone diverse che parleranno delle proprie esperienze di vita, offrendo un’occasione unica per abbattere i pregiudizi, spesso basati sulla non conoscenza dell’altro. Per un giorno, ciascuno di loro diventerà un libro umano, che potrà essere scelto da un catalogo di titoli, preso in prestito per mezz’ora e consultato. Ogni “lettura” sarà a suo modo unica e porterà su strade differenti, animata dagli interrogativi e dalla curiosità del “lettore”, per abbattere uno dopo l’altro i pregiudizi, attraverso la conoscenza diretta degli episodi di vita. Il catalogo dei libri umani si compone di tanti titoli e tante “quarte di copertina”, quanti sono i protagonisti delle storie da scoprire: “La mucca calorifero”, “La bambina dei cavalli”, “Le Papille etiche”, “Serpenti al supermercato”, “La sostenibile leggerezza dell’essere vegano”, per citarne alcune. Tra i libri umani che prenderanno parte alla prima edizione della Biblioteca Vivente interamente dedicata al mondo vegano, ci saranno persone “della porta accanto” e anche personaggi noti come Paola Maugeri, giornalista e conduttrice radiofonica/tv, Andrea Morabito e Claudio Colica, regista e attore della web serie “The Vegan Chronicles”, Annamaria Manzoni, scrittrice, psicologa e psicoterapeuta, Giuseppe Lanino, attore, Leonardo Caffo, filosofo, scrittore e giornalista e molti altri … vegani convinti e felici. Biblioteca Vivente è uno strumento semplice e concreto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale. Viene utilizzato da ABCittà dal 2011 per affrontare numerose tematiche tra cui, le differenze culturali, l’omosessualità, la detenzione, il mondo dei Rom, le distanze generazionali …

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ANIMALISTI ITALIANI: AL PARLAMENTO EUROPEO STORICA VITTORIA CONTRO LE CORRIDE, BLOCCATI I 129 MILIONI DI EURO

Colpo mortale alle corride spagnole! Il Parlamento Europeo chiude i rubinetti: aboliti i 129,600,000 euro destinati ogni anno agli allevamenti spagnoli dei tori da combattimento. Il dado è tratto: 438 eurodeputati su 687 hanno votato a favore dell’abolizione dei fondi europei alla Corrida. L’Associazione Animalisti Italiani Onlus -www.animalisti.it – da anni si batte, da sola in Italia ma per fortuna con altre organizzazioni in Europa (CRAC, PeTA, PACMA e altre) per evitare che le corride sopravvivano solo grazie alle nostre tasse, ai soldi dei cittadini europei! Manifestazioni, presidi, raccolte di firme (oggi stesso un nostro delegato ha consegnato a Strasburgo le migliaia di firme raccolte con la Campagna ‘Stop Corrida’), lettere a tutti gli Eurodeputati italiani ed europei e ai partiti. Gli sforzi e le energie spese non sono state vane. Le nostre ultime manifestazioni a Napoli (martedi 27 ottobre) e a Roma (26 ottobre) hanno accolto il favore dei media e dei cittadini. “L’inizio della fine delle corride spagnole: questo rappresenta lo storico voto di oggi a Strasburgo!” – così Walter Caporale e Mauro Mitrotti, Presidente e Responsabile Campagna corrida degli Animalisti Italiani Onlus – “Presto renderemo pubblica la Lista di come hanno votato i nostri Europarlamentari. Ma siamo felici, orgogliosi e fieri, come Animalisti Italiani Onlus, di aver guidato questa battaglia in tutta Europa, oltretutto isolati in Italia. Togliere oltre 129 milioni di euro alle corride spagnole significa, ora che sempre più Amministrazioni locali bloccano i fondi pubblici, assestare un colpo forse definitivo alle corride, con le plaza de toros ormai vuote. Hanno vinto gli animali! Evviva i tori, evviva l’Europa! Noi eravamo a Strasburgo: per loro, e per vincere!”. “Ringraziamo gli Europarlamentari del M5S e i Verdi Eropei – prosegue Mitrotti – perché per due anni di seguito hanno accolto le nostre istanze e, anche questa volta, hanno preso in considerazione le migliaia di firme raccolte con la nostra petizione. E ringraziamo anche tutti i Parlamentari Europei, indistintamente dallo schieramento – Destra, Sinistra o Centro – per aver bloccato i finanziamenti a questa orribile tortura”. Una vittoria, quella dell’abolizione dei fondi alla Corrida, che merita di essere festeggiata.