Il Tamigi, dal Mare del Nord fino a Londra, rivive con foche, delfini e persino balene

Il Tamigi, il grande fiume inglese che passa per la capitale e che solo pochi decenni fa era ritenuto `biologicamente morto´, e’ ora decisamente piu’ pulito, considerando che negli ultimi anni ha ospitato migliaia di mammiferi marini come foche, delfini e persino balene (nella foto tratta dalla Bbc, un avvistamento del 2006)_85076566_bottle. La Zoological Society of London ha oggi diffuso i dati relativi agli ultimi dieci anni, che hanno visto ben 2.732 avvistamenti di animali che si ritenevano scomparsi da sempre dalle acque del grande fiume. Le foche sono gli ospiti piu’ numerosi, soprattutto nella zona dell’estuario, anche se alcuni avvistamenti sono stati effettuati anche a Canary Wharf, quindi nell’est della capitale e a pochi metri dai grattacieli del centro finanziario voluto da Margaret Thatcher per rivitalizzare l’area delle Docklands, solo trent’anni fa malsana e disabitata.
Una colonia di oltre 600 foche vive regolarmente nel Kent, lungo l’estuario. Negli ultimi dieci anni, inoltre, sono stati visti ben 444 delfini e addirittura 49 balene e balenottere, che spesso rimangono incagliate nei fondali fangosi e richiedono l’intervento degli esperti. Gia’ da anni e’ stata registrata la presenza di salmoni, nonostante 50 anni fa appunto il Tamigi fosse stato dichiarato «privo di vita». Ora, appunto, oltre ai pesci anche i mammiferi, che di questi si nutrono e che forse proprio per l’abbondanza di cibo sono tornati a popolare il Tamigi. Gli esperti hanno inoltre spiegato come l’estuario sia un ambiente favorito da questi animali in quanto costituisce un rifugio rispetto al Mare del Nord, spesso troppo agitato, soprattutto per le foche. (Agi)