Giappone, la curiosa storia di Tama, gatta capostazione – Nitama prende il suo posto

AGGIORNAMENTO DEL 11 AGOSTO 2015

Le ferrovie di Wakayama hanno trovato il successore di Tama, la gatta-capostazione, recentemente transitata nel paradiso felino. Si chiama, con scarsa fantasia, Nitama (cioè “Tama seconda”). Oggi, secondo quanto hanno riferito i media nipponici, è stata consegnata la lettera di nomina per Nitama, una femmina di cinque anni (a destra nella foto tratta dal Japanese Times, il giorno dell’ultimo compleanno di Tama, a sinistra), che dovrà guidare la stazione Kishi di Kinokawa.nitama
La compagnia ferroviaria, inoltre, ha anche inaugurato oggi il Santuario di Tama, un santuario shintoista che onora come una divinità Tama, il micio che – secondo quanto affermano gli stessi manager della compagnia – ha di fatto salvato economicamente la linea Kishigawa che perdeva un sacco di soldi. “Io spero che Nitama possa aiutare il turismo locale e gli altri affari”, ha commentato Mitsunobu Kojima, presidente della compagnia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo. Tama è morta all’età di 16 anni a giugno. Nitama non è una dilettante, visto che è già stata vicecapostazione di Tama da gennaio 2012. In braccio al presidente della compagnia, ha offerto le sue preghiere per l’ex capo, che ora ha assunto il nome postumo di “Tama Daimyojin”.
Il santuario, collocato su una delle piattaforme della stazione, è dotato di due piccole statue di bronzo di Tama nelle fattezze di “maneki-neko”, il gatto buonafortuna di ristoranti e negozi.

POST ORIGINALE DEL 29 GIUGNO 2015

Due cose si possono dire con sicurezza dei giapponesi: nutrono un amore viscerale per i gatti e hanno usanze… curiose. La storia di Tama, la gatta capostazione scomparsa nei giorni scorsi, precisamente il 22 giugno, ne rappresenta una perfetta sintesi (nelle fotoPeople offer prayers in front of photos of Tama, the popular calico cat stationmaster, at Kishi Station on the Kishigawa Line of Wakayama Electric Railway Co. in Kinokawa Reuters/Kyodo, il servizio funebre in onore di Tama – al quale hanno preso parte circa tremila persone – offerto dalla compagnia ferroviaria e una foto della gatta in divisa nel giorno del suo sedicesimo compleanno, il 29 aprile scorso).

Tama era una gatta di ormai sedici anni, equivalenti a un’ottantina dei nostri. Godeva del titolo di “capostazione onorario” della Wakayama Electric Railway Co. in seguito alla singolare vicenda della sua popolarità, che aveva salvato i bilanci della stazione ferroviaria. Alcuni anni fa, infatti, la stazione stava per essere chiusa ma l’intuizione di un manager della compagnia di trasporti di Kinokawa, in Giappone, ne ha salvato le sorti. Nominare capostazione un gatto, fornito di speciale divisa su misura e supportato da un adeguato merchandising – magliette, tazze e altri oggetti a tema -, ha trasformato la stazione di Kishi della linea Kishigawa da business in perdita a progetto sostenibile.Tama, a cat stationmaster of a railway station in western Japan, receives a birthday cake on her 16th birthday in Kinokawa, western Japan

Ma perchè un gatto? Qualche anno prima la stazione di Kishi aveva avuto bisogno di annettere, durante una ristrutturazione, l’adiacente rifugio per gatti. L’accordo con la titolare del gattile prevedeva che la stazione accogliesse i mici al suo interno, ed è stato così – senza nemmeno dover usare le affilate unghie – che Tama ha iniziato la sua arrampicata al vertice della stazione ferroviaria.

Il suo sguardo dolce e sornione, più della sua competenza di capostazione, è riuscito a conquistare i numerosi turisti che, con i viaggi a Kinokawa per incontrarla, hanno contribuito a risollevare i bilanci della Wakayama Electric Railway Co. La gatta si era così meritata un berretto, una medaglietta di riconoscimento, una divisa e una postazione riservata accanto alla biglietteria.

La compagnia ha già individuato un successore di Tama nel ruolo di capostazione onorario. Si tratta di Nitama, una gatta della stessa razza di Tama, pronta a prendere servizio.