Università di Bologna, la sperimentazione scientifica sugli animali divide gli aspiranti rettori

AGGIORNAMENTO DEL 25.5.15
Ricevo e volentieri pubblico la precisazione di Gianluca Fiorentini, che ringrazio per leggere 24zampe. Aggiungo solo che la fonte della notizia è Dire, un’agenzia di stampa.
“…Temo che la mia posizione di candidato a Rettore dell’Alma Mater, in merito alla sperimentazione sugli animali, le sia stata riferita in modo non corretto. Preciso, dunque: non ho affermato né sostengo che gli esperimenti sugli animali vadano ridotti. Ho affermato – pur nel massimo rispetto di diverse e legittime sensibilità, di fronte a un tema senz’altro delicato – che la ricerca condotta per questa via è, allo stato attuale, una necessità non sindacabile. Ritengo – ed è quello che ho detto – che resti nostro compito cercare metodi meno cruenti e ridurre o eliminare ‒ ovunque sia possibile farlo senza compromettere la ricerca – la sofferenza delle cavie…”.
POST ORIGINALE DEL 23.5.15
Le origini dell’Università di Bologna sono molto antiche, sembra essere stata la prima del mondo occidentale. Forse è anche la prima nella quale gli aspiranti rettori si dividono sulla volontà o meno di utilizzare la ricerca scientifica sugli animali. Braga e Ubertini si dichiarano a favore mentre Sobrero e Fiorentini sarebbero per una riduzione.
Il tema è di quelli spinosi, destinato inevitabilmente a dividere. E anche i quattro candidati rettore dell’Alma Mater di Bologna non fanno eccezione. Persino gli esperimenti scientifici sugli animali sono diventati un argomento da campagna elettorale, ieri durante il confronto a quattro organizzato nell’aula magna di Economia, in piazza Scaravilli, in favore del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo.
La questione viene sollevata nelle fasi finali del dibattito e quindi ai candidati resta poco tempo per esprimersi in merito. Ma le posizioni sono chiare: i quattro si dividono a metà, tra chi vorrebbe ridurre gli esperimenti sugli animali e chi invece li ritiene un elemento indispensabile per la ricerca scientifica.
«Lo so che è un tema difficile, che può non piacere – afferma il prorettore Dario Braga, scienziato – ma poi vogliamo tutti che i nostri bambini e i nostri anziani siano curati al meglio». Per questo, Braga è per «potenziare ulteriormente i nostri stabulari, permettendo ai nostri ricercatori di avere ottimi risultati». Anche Francesco Ubertini, candidato di Ingegneria, è «favorevole» agli esperimenti sugli animali, «indispensabili per la ricerca».
Chi invece vorrebbe diminuire l’utilizzo di cavie in laboratorio sono il prorettore Gianluca Fiorentini e l’aziendalista Maurizio Sobrero. Fatta salva la «garanzia allo sviluppo della ricerca – afferma Fiorentini – riduciamo gli esperimenti sugli animali». Della stessa idea Sobrero, secondo il quale occorre «trovare soluzioni a problemi eticamente sensibili».
“La storia dell’Ateneo – si legge sul sito – si intreccia con quella di grandi personaggi che operarono nel campo della scienza e delle lettere ed è riferimento imprescindibile nel panorama della cultura europea”. Diventerà un esempio anche per i temi da affrontare in campagna elettorale?
  • Gianluca Fiorentini |

    Gentile Dottor Minciotti,
    la ringrazio per l’attenzione che mi ha dedicato, ma temo che la mia posizione di candidato a Rettore dell’Alma Mater, in merito alla sperimentazione sugli animali, le sia stata riferita in modo non corretto. Preciso, dunque: non ho affermato né sostengo che gli esperimenti sugli animali vadano ridotti. Ho affermato – pur nel massimo rispetto di diverse e legittime sensibilità, di fronte a un tema senz’altro delicato – che la ricerca condotta per questa via è, allo stato attuale, una necessità non sindacabile. Ritengo – ed è quello che ho detto – che resti nostro compito cercare metodi meno cruenti e ridurre o eliminare ‒ ovunque sia possibile farlo senza compromettere la ricerca – la sofferenza delle cavie. Le sarò grato se vorrà tener conto di questa precisazione e le invio un saluto cordiale,
    Gianluca Fiorentini

  • Gianluca Fiorentini |

    Gentile Dottor Minciotti,
    la ringrazio per l’attenzione che mi ha dedicato, ma temo che la mia posizione di candidato a Rettore dell’Alma Mater, in merito alla sperimentazione sugli animali, le sia stata riferita in modo non corretto. Preciso, dunque: non ho affermato né sostengo che gli esperimenti sugli animali vadano ridotti. Ho affermato – pur nel massimo rispetto di diverse e legittime sensibilità, di fronte a un tema senz’altro delicato – che la ricerca condotta per questa via è, allo stato attuale, una necessità non sindacabile. Ritengo – ed è quello che ho detto – che resti nostro compito cercare metodi meno cruenti e ridurre o eliminare ‒ ovunque sia possibile farlo senza compromettere la ricerca – la sofferenza delle cavie. Le sarò grato se vorrà tener conto di questa precisazione e le invio un saluto cordiale,
    Gianluca Fiorentini

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